
Opera omnia di Cesare Brandi
Arcadio o della Scultura e Eliante o dell’Architettura
I due saggi Arcadio o della scultura e Eliante o dell’Architettura furono pubblicati in un unico volume nel 1956 come terza e quarta parte del ciclo Elicona. L’Eliante parte dalla critica dell’architettura razionale e di quella organica, tendenze architettoniche dominanti nel secondo dopoguerra. Il fulcro del saggio è tuttavia la costruzione di una teoria dell’architettura che, da un lato, si armonizzi con quella delle altre arti e, dall’altro, spieghi la peculiarità dell’architettura. Brandi disegna dapprima il passaggio dal bisogno umano, che agisce come uno schema preconcettuale, alla conformazione tettonica di uno spazio che risponda al bisogno. L’architettura come arte nasce però solo nel momento in cui la conformazione spaziale diventa forma, diventa, nelle parole di Brandi, “pura figuratività dell’immagine”. La spazialità architettonica consiste in una peculiare dialettica tra interno ed esterno, che può essere descritta, più che in astratto, solo mediante esempi. Di qui alcune indimenticabili analisi spaziali: tra le altre, San Pietro a Roma, San Vitale a Ravenna e Hagia Sophia a Istanbul. L’Arcadio, più eterogeneo nelle questioni affrontate, ha avuto meno fortuna critica rispetto agli altri volumi di Elicona. Ancora la spazialità, questa volta scultorea, è al centro dell’opera. La scultura diventa arte quando è capace di imporre la propria specifica spazialità allo spazio naturale in cui si inserisce.
Ettore Rocca è professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Studi letterari, linguistici e filosofici dell’Università Telematica Pegaso, Napoli, e Affiliate Professor presso il Søren Kierkegaard Research Centre, Faculty of Theology, University of Copenhagen.
A cura di
Ettore Rocca
Introduzione di
Ettore Rocca
Anno di Edizione
2024
Editore
Edizioni di Storia e Letteratura
